Nello scorso 30 aprile 2013 veniva alla luce un romanzo di un autore praticamente sconosciuto, un tale Robert Galbraith. Il romanzo è stato pubblicato da Sphere, sezione editoriale della casa editrice di The Casual Vacancy, Little Brown. Accolto timidamente dal pubblico, probabilmente per via della mancanza di fama del suo autore, ha però da subito ricevuto critiche più che positive. Non sapendo praticamente nulla di questo Galbraith, i critici si sono limitati a dire che, in tutta onestà, Cuckoo's è un romanzo di debutto esilarante! Forse comunque avevano intuito qualcosa di strano, dal momento che comunque tutti erano concordi nel dire che per essere un uomo, l'autore descriveva "così bene e in modo tanto dettagliato gli abiti di una donna".
Potete capire quanto sia stata grande la sorpresa quando, lo scorso luglio, è saltato fuori che... udite udite... Robert Galbraith altri non era che lo pseudonimo sotto cui J.K. Rowling ha deciso di pubblicare il suo primo giallo!
Curiosità: a riprova del fatto che quando si tratta della nostra J.K. Rowling nulla è mai lasciato al caso, secondo l’etimologia Robert Galbraith corrisponde a "famoso estraneo".
J.K. ha scelto questa inusuale (per lei) modalità di pubblicazione per evitare di sentirsi addosso il peso e la pressione che la sua notorietà mondiale le hanno procurato negli ultimi anni. Insomma: scrivere per il puro gusto di scrivere, lasciare che la penna possa muoversi sul foglio e che tutto ciò che la fantasia può concepire diventi realtà! Speravo di poter mantenere il segreto per ancora un po’. Essere Robert Galbraith (questo lo pesudonimo scelto dall’atrice ndr) è stato molto liberatorio” ha dichiarato J.K. Rowling, beccata dal The Telegraph.
La scrittrice ha colto decisamente tutti alla sprovvista e, almeno in un caso, non piacevole: pensate che faccia può aver fatto Kate Mills, di Orio Publisher, la casa editrice che ha rifiutato la pubblicazione di Cuckoo's. Ecco il suo tweet:
Immagino che ora posso dire che ho respinto JK Rowling. Ho letto e detto di no a Cuckoo’s Calling. Qualcun altro ha scheletri nell’armadio?In qualsiasi caso è bastato poco per far decollare le vendite del libro: prima della rivelazione, il romanzo aveva venduto appena 1500 copie, un dato che sarebbe stato di certo incrementato dal passaparola positivo. Sono bastate 24 ore, tuttavia, per scalvacare la soglia dell’incremento del 507,000%!!!